LEGGI LE ETICHETTE ?

LEGGERE LE ETICHETTE

Saper leggere le etichette di un prodotto alimentare è un passaggio fondamentale per la propria salute e perché no anche per non farsi fregare da claims ingannevoli che possono far passare un prodotto come “miracoloso” e portare il consumatore non ben informato all’acquisto di un alimento che i miracoli proprio non li fa. Procediamo con ordine. Le etichette alimentari seguono delle specifiche norme di legge che impongono esattamente cosa indicare in etichetta.

COSA SI TROVA SULL’ETICHETTA ALIMENTARE ?

– DENOMINAZIONE : la marca del prodotto, il tipo di prodotto, la sua origine ossia il paese dove è stato prodotto e quello dove è stato confezionato e lo stato fisico cioè se il prodotto è fresco, essiccato, surgelato, liofilizzato ecc.

– LISTA DEGLI INGREDIENTI : quindi cosa contiene, la lista ingredienti è in ordine decrescente ossia dall’ingrediente contenuto in misura maggiore fino a quello contenuto in tracce. In questo elenco troviamo anche i possibili allergeni.

– DATA DI SCADENZA : fondamentale per sapere fino a quando lo posso consumare e le indicazioni su :

– MODALITA’ DI CONSERVAZIONE : dove il prodotto deve essere conservato (frigorifero/freezer/lontano da fonti calore/al riparo dai raggi solari ecc.)

– NUMERO DEL LOTTO : permette di identificare l’insieme di alimenti lavorati e confezionati nello stesso giorno/ora/minuto di produzione (molto importante quando ad esempio ci sono dei richiami di alcuni alimenti per contaminazioni o sospetto di contaminazioni).

– PESO NETTO : quindi al netto degli scarti sia per i solidi che per quelli conservati in un liquido (legumi in scatola/tonno/sott’aceto/mozzarelle ecc.)

– TABELLA NUTRIZIONALE : dove oltre alle calorie trovate per legge i grassi con la specifica dei grassi saturi, i carboidrati con la specifica degli zuccheri, fibre (se le contiene), Proteine, Sale.

COME LEGGERE QUESTE ETICHETTE ?

Partiamo innanzi tutto dalla lista degli ingredienti : come detto sopra gli alimenti sono in ordine decrescente quindi da quello contenuto in quantità maggiore fino a quello con un contenuto più basso. Di solito i primi tre ingredienti sono quelli con una percentuale maggiore. Prima regola nel leggere gli ingredienti è che se la lista degli alimenti sembra l’editto di Milano del 313 abbandonate tranquillamente il prodotto sullo scaffale, non contiene nulla di buono per la vostra salute ! Nella maggior parte dei casi quando trovate delle etichette bibliche significa che hanno dovuto aggiungere ad un alimento scarso un sacco di additivi per renderlo palatabile : emulsionanti/addensanti/gelificanti/coloranti, tutte queste belle sostanze ovviamente non sempre sono indicate con il loro nome ma più spesso hanno una sigla formata da una E maiuscola seguita da un numero a 3 cifre (E300). Vi metto il link per approfondire la lista di tutto quello che potete trovare sulle etichette ( https://www.infocrocche.it/tabella-additivi-alimentari.htm ).

Altra regola importante è saper leggere gli ingredienti, vi faccio un esempio: non sempre lo zucchero presente nei prodotti commerciali è il classico zucchero da barbabietola o da canna che siamo abituati ad avere nelle dispense. In base al prodotto utilizzato per dolcificare sull’etichetta possiamo trovare :

  • Saccarosio (50% glucosio e 50% fruttosio, lo zucchero da tavola comune)
  • Sciroppo di mais (composizione simile al saccarosio)
  • Sciroppo di agave (70-90% fruttosio e 10-30% glucosio)
  • Zucchero di barbabietola
  • Melassa nera
  • zucchero di canna
  • sciroppo di caramello
  • sciroppo di canna semolato
  • zucchero di canna
  • caramello
  • sciroppo di carruba
  • zucchero di cocco
  • zucchero per pasticceria 
  • sciroppo di datteri
  • concentrato di succo di frutta (di solito da uva o da mela)
  • miele
  • zucchero a velo
  • zucchero invertito
  • sciroppo d’acero
  • melassa
  • sciroppo raffinato
  • sciroppo di sorgo
  • zucchero di melassa
  • zucchero Turbinado
  • zucchero giallo
  • malto d’orzo
  • sciroppo di riso integrale
  • sciroppo di mais
  • solidi di sciroppo di mais
  • destrina
  • destrosio
  • malto diastatico
  • maltolo di etile
  • glucosio
  • solidi di glucosio
  • lattosio
  • sciroppo di malto
  • maltodestrine
  • maltosio
  • sciroppo di riso 
  • Fruttosio
  • Fruttosio semolato
  • D-ribosio
  • galattosio

Ecco giusto per fare un esempio sempre zucchero è !!! Ma non preoccupatevi non ci vuole una laurea per leggere un etichetta solo un po’ di pazienza all’inizio per identificare i prodotti migliori.

Non soffermatevi poi solo sul contenuto calorico. Le Kcal da sole non servono proprio a nulla perchè dipende da quale macronutriente derivano. Un alimento può anche essere basso in calorie ma se queste arrivano solo da zuccheri avranno un impatto non indifferente sulla salute. Facciamo un esempio : 100 ml di succo di frutta ha in media 56 Kcal quindi un apporto calorico modesto ma il contenuto in zuccheri è di 14,5 g. ossia quasi tutte le calorie sono fornita da un unico macronutriente ( tenete in considerazione che la quota di zuccheri semplici raccomandata in una giornata è di circa il 10 /12 % dell’energia giornaliera quindi per una dieta di 1800 Kcal 45/54 g.).

Un altro esempio è lo Yogurt alla frutta, vi riporto come esempio la tabella nutrizionale :

Come potete osservare i carboidrati sono 13 g. e gli zuccheri 12 g. con un contenuto calorico per 100g. di 71 calorie, quindi basso.

I grassi sono un altro elemento da tenere in considerazione, un po’ troppo demonizzati in passato tanto da scremare molti alimenti e togliere quella parte che invece dà la possibilità insieme alle proteine e alle fibre di rallentare l’assorbimento e dare un maggiore senso di sazietà. I grassi da tenere a bada sono quelli saturi sempre indicati sulla confezione. Un altra categoria di grassi da tenere a bada sono i grassi idrogenati o parzialmente idrogenati che per legge devono essere specificati in etichetta.

Veniamo ora alla porzione standard che viene calcolata per un adulto medio con un dispendio energetico giornaliero di 2000 Kcal e tutte le percentuali fanno riferimento a quel fabbisogno energetico che non vuol dire assolutamente nulla in quanto tutti noi abbiamo esigenze completamente diverse.

Tenere in considerazione la quantità di sale che non dovrebbe superare i 6 g. al giorno e non sempre nelle informazioni nutrizionali trovate la dicitura “sale” con i relativi grammi, a volte viene indicato il contenuto di sodio. In questo caso occorre fare una moltiplicazione per avere i grammi di sale : sale = sodio x 2,5.

Elemento finalmente a favore, evviva qualcosa di positivo c’è !!!! Le aziende alimentari ovviamente quando i loro prodotti contengono materie prime di pregio oppure il tipo di lavorazione dà al prodotto finale caratteristiche sia organolettiche che salutari migliori ci tiene ovviamente a metterlo in etichetta quindi quei prodotti che riportano informazioni aggiuntive anche non obbligatorie per legge sono sicuramente di miglior qualità. Un esempio è l’olio extravergine di oliva, il produttore ci tiene a mettere in etichetta che il suo olio è extravergine a differenza delle etichette che riportano solo un generico olio di oliva e soprattutto se la produzione è Italiana e l’olio è di prima spremitura.

CLAIMS INGANNEVOLI ?

Innanzi tutto cos’è un claims ? Per definizione : “con il termine claims si intende qualunque messaggio o rappresentazione non obbligatorio in base alla legislazione comunitaria o nazionale, comprese le rappresentazioni figurative, grafiche o simboliche in qualsiasi forma, che affermi, suggerisca o sottintenda che un alimento abbia particolari caratteristiche”. I claims sono tutti contenuti all’interno del regolamento Europeo (CE) 1924/2006 (allego il link per approfondire l’argomento se ne hai voglia : https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32006R1924&from=IT ). Tutti i claims li trovate nelle ultime 3 pagine del regolamento vi faccio solo qualche esempio :

– A BASSO CONTENUTO CALORICO : l’alimento in questione non può apportare più di 40 Kcal/100 g. se solido e 20 Kcal/100 ml se liquido. Come detto in precedenza però attenzione a qual’è il macronutriente che apporta queste calorie

A RIDOTTO CONTENUTO CALORICO : vuol dire che è stata effettuata una riduzione del 30% delle calorie rispetto ad altri alimenti della stessa categoria (biscotti ) e le motivazioni che hanno portato a questa riduzione, ad esempio l’utilizzo di una minor quantità di grassi. A questo proposito sottolineo il fatto che togliendo i grassi tante volte l’alimento non è più sano rispetto ad altri in quanto quasi sempre aumentano i carboidrati e soprattutto quelli semplici.

– A BASSO CONTENUTO DI GRASSI : si riferisce ad alimenti che hanno non più di 3 g. /100 g. di grassi se solidi e 1,5 g./100 ml se liquidi (1,8 g. per il latte scremato). Anche qui idem come sopra tolgo i grassi ed aumento gli zuccheri ?

– AD ALTO CONTENUTO DI PROTEINE : lo leggete sulle etichette di quei prodotti dove il 20 % del valore energetico è fornito da proteine. Ora per curiosità vi metto la foto di una generica barretta iperproteica :

Bene come potete ben notare è vero che le proteine sono ben 33 g. per 100 g. e 20 g. per ogni barretta ma i carboidrati sono 43 g. con 34 g. di zuccheri e ben 20 g. di zuccheri per barretta, che corrispondono a 2 bustine di zucchero. Per riprendere gli zuccheri del succo di frutta calcolati in precedenza chi pensa che bevendo un succo di frutta e mangiando una barretta iperproteica ha fatto la colazione o la merenda più sana del mondo …. bè in totale ha immesso nel suo corpo ben 49 g. di zuccheri.

E ADESSO CHE FACCIAMO ?

Passiamo ore al supermercato a leggere tutte le etichette di tutti i prodotti che mettiamo nel carrello ? No , non serve basta seguire l’indicazione generica che : quando gli ingredienti sono più di 5 o 6 lasciate il prodotto sullo scaffale. Semplice vero ! In alternativa la tecnologia può darci una mano con delle app fatte apposta per leggere le etichette dei prodotti che hanno un database abbastanza ampio e classificano i prodotti sulla base di varie caratteristiche, a seconda dell’app scaricata, in più o meno salutari. Le più aggiornate sono :

– Yuka

– Open Food Facts

– Edo

Buona spesa a tutti.

PS. Quando volete concedervi una schifezza non leggete l’etichetta ma perlomeno lo avete scelto voi.

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